Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alle nuove norme a tutela dei consumatori. Si tratta di un emendamento al Codice del consumo, che mira a garantire una maggiore trasparenza dei mercati in futuro.
La decisione della Commissione delinea l’attuazione della direttiva europea sul diritto dei consumatori e, tra le nuove norme, il governo ha evidenziato misure specifiche riguardanti le campagne pubblicitarie.
A questo proposito, è previsto che quando viene esposto un prezzo ridotto, ad esempio durante una svendita, venga visualizzato contemporaneamente il prezzo precedentemente in vigore. Questa misura è volta a garantire che i consumatori siano adeguatamente informati e che possano prendere una decisione immediata sull’effettiva facilità di acquisto.
In secondo luogo, vi è l’introduzione di nuove norme per gli acquisti online. È ora obbligatorio per i gestori dei siti web garantire che le recensioni pubblicate dai consumatori su prodotti e servizi provengano da persone che hanno effettivamente utilizzato e acquistato i prodotti o i servizi in questione. Il gestore del sito internet sarà obbligato a garantire che le recensioni inviate dai consumatori su un prodotto o un servizio provengano da soggetti che hanno effettivamente utilizzato o acquistato quel prodotto o quel servizio.
Non solo. La normativa prevede anche l’obbligo di dichiarare se la sequenza di risposte a una ricerca online di un prodotto o servizio sia autentica o il risultato di un contratto a pagamento tra l’inserzionista e l’operatore del sito web.
PER I CONTRATTI CONCLUSI NEL DOMICILIO DEL CONSUMATORE DIRITTO DI RIPENSAMENTO A 30 GIORNI.
Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato anche l’estensione del periodo di ripensamento di 30 giorni per i «contratti stipulati nel contesto di visite del professionista a domicilio, non richieste dal consumatore» e ha aggiornato il trattamento sanzionatorio delle imprese «che commettono violazioni della normativa consumeristica alla luce di quanto indicato dalla direttiva».
Inoltre, il nuovo regolamento stabilisce che la pubblicità a pagamento per aumentare le valutazioni dei prodotti e la rivendita di biglietti per eventi acquistati utilizzando uno scalper online, uno strumento automatizzato, possono essere ingannevoli.
Le principali novità introdotte riguardano:
- la trasparenza di informazione verso i consumatori: in particolare negli annunci di riduzione di prezzo di un prodotto dovrà essere indicato anche il prezzo più basso praticato dal professionista nei 30 giorni precedenti;
- le pratiche commerciali scorrette con l’introduzione di una nuova tipologia qualificabile come pratica ingannevole nel caso di promozione di un bene, in uno Stato membro, come identico a un bene commercializzato in altri Stati membri, sebbene significativamente diverso per composizione o caratteristiche (c.d. dual quality);
- il regime sanzionatorio sarà modificato con l’aumento da 5 a 10 milioni di euro del massimo edittale delle sanzioni irrogate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in caso di pratica commerciale scorretta; la sanzione massima irrogabile unionale sarà pari al 4% del fatturato realizzato in Italia o negli Stati membri coinvolti per violazioni transfrontaliere o diffuse a livello; l’aumento a 10 milioni di euro della sanzione dall’AGCM per l’inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori o di rimozione degli effetti e degli impegni assunti.
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