La truffa dello “SIM SWAP” ha come obiettivo lo “svuotamento” del conto corrente bancario. E’ una tecnica molto complicata da realizzare ed è una vera e propria truffa da denunciare alla Polizia Postale.
COS’È UN ATTACCO SIM SWAP. LA TRUFFA DEL MESSAGGIO DELLA BANCA.
Il SIM swap – in italiano “scambio della scheda telefonica SIM” – è un furto di identità del cliente per realizzare, con le sue credenziali, operazioni bancarie, in particolare bonifici.
È una truffa diversa dalle altre, che si manifesta con un apparente problema della linea telefonica, causato dalla duplicazione, all’insaputa della vittima, del numero di telefono utilizzato per ricevere informazioni e trasmettere disposizioni alla propria banca.
COME FUNZIONA E COME ACCORGERSENE.
Il malintenzionato ottiene i dati personali della vittima attraverso attacchi informatici (phishing, App malevole, social media, malware…);
La SIM della vittima viene duplicata con un documento falso e una falsa denuncia di smarrimento, direttamente a un negozio di telefonia;
Il truffatore, spesso di notte, inizia a operare con l’home banking della vittima, ricevendo sulla SIM duplicata le notifiche e gli sms necessari per autorizzare le operazioni;
La vittima, la mattina, si accorge di non riuscire più a telefonare e usare il proprio cellulare ma riceve anche finti messaggi di rassicurazione da parte della compagnia telefonica sulla pronta risoluzione del disguido, nel frattempo, la truffa si è consumata.
SIM SWAP COME DIFENDERSI E COME TUTELARE IL CONTO BANCARIO.
Se il tuo cellulare smette di funzionare chiama subito il tuo operatore: così potrai bloccare lo scambio della SIM prima che venga attivata quella del truffatore;
Se inizi a ricevere di notte chiamate fastidiose, non spegnere il cellulare, è ciò che vogliono i truffatori per poter operare in modo indisturbato; piuttosto rivolgiti al tuo operatore;
Controlla il tuo home banking e verifica se ci siano transazioni non autorizzate in uscita, bloccale e cambia le credenziali di accesso;
Blocca l’operatività del tuo conto temporaneamente: contatta il Servizio Clienti della tua banca. Tra le banche più segnalate alla nostra Associazione di Consumatori troviamo UNICREDIT e INTESA SAN PAOLO ovviamente poichè sono le Banche che hanno più clienti rispetto alle altre.
SIM SWAP: COSA FARE. LA DENUNCIA ALLA POLIZIA POSTALE.
A questo punto bisogna fare la denuncia ai Carabinieri/Polizia. Da preferire la Polizia in quanto dotata di un reparto specializzato contro le truffe similari.
Una denuncia errata potrebbe rischiare di compromettere l’intero iter di restituzione degli eventuali importi sottratti. La dichiarazione deve essere fatta in maniera molto attenta. È necessario dichiarare che si ha avuto cura e custodia delle carte e che i dati di accesso non erano custoditi assieme alle stesse carte; bisogna, insomma, denunciare che si è fatto di tutto per evitare la trafugazione e che i dati (qualora fossero stati rubati) erano comunque criptati.
ASSISTENZA PER IL RECUPERO DEL DENARO.
La nostra Associazione di Consumatori ha, all’interno, un pool di esperti specializzato nelle frodi informatiche. Puoi richiedere il nostro supporto per l’assistenza. AECI è un’Associazione di Consumatori, altamente specializzata nella risoluzione delle problematiche. Trattiamo, proprio su questa tema, migliaia di pratiche annuali. Potrai affidare dunque la tua pratica ai nostri esperti che sono altamente specializzati.
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