La nostra Associazione di consumatori ha ricevuto un numero importante di segnalazioni circa modifiche contrattuali da parte di VODAFONE ITALIA SPA e relative al servizio di SIM DATI.
In pratica, alcuni consumatori si sono trovati fatture e addebiti per alcune SIM che, originariamente, sono state sottoscritte in modalità contrattuale a consumo.
La stessa VODAFONE ITALIA SPA, rispondendo ai nostri reclami, ha ammesso che “Vodafone ha comunicato sul conto telefonico inviato tra il 20 ed il 22 maggio 2019, una modifica delle condizioni economiche del piano Internet Abbonamento che prevede un costo di 5 euro al mese a partire dalla prima fattura emessa dopo il 14 luglio 2019. Tale aumento è necessario per permetterci di continuare a investire sulla rete e offrire la massima qualità dei nostri servizi.”
In sostanza, i consumatori pagano gli investimenti sulla rete e ammettono che fanno gli imprenditori con i soldi degli altri e, soprattutto, con i soldi dei consumatori.
La qualità della rete Vodafone, dunque, e a questo punto la stessa rete, non è frutto degli investimenti della società ma costruita e implementata grazie agli addebiti effettuati cambiando le carte in tavola.
Sarà l’Antitrust a decidere se queste modalità fanno parte delle pratiche commerciali scorrette e a decidere se tale comportamento rientra tra quelli sanzionabili.
A.E.C.I. Castelli Romani
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