Lo scorso anno i bollettini RAV sono stati utilizzati dai contribuenti per versare circa 15 milioni di cartelle esattoriali, ovvero circa il 90% del totale.
Ora il Fisco cerca di muoversi a passo spedito verso la completa digitalizzazione con la cartella esattoriale digitale.
Andrà quindi progressivamente scomparendo il modello RAV che verrà sostituito dal digitale PagoPa.
Cos’è? Si tratta di un nuovo metodo di pagamento, che grazie all’applicazione di un QRcode può essere automaticamente aggiornato, per esempio con l’adeguamento degli interessi o di eventuali more in base a quando viene effettuato il pagamento.
Il metodo di pagamento elettronico PagoPa può essere utilizzato proprio come il vecchio bollettino RAV on line (con i servizi di home banking), in Posta, in banca, nelle tabaccherie e in tutti gli esercizi che aderiscono al PagoPa, i cosiddetti Prestatori di Servizi di Pagamento.
Si tratta di una nuova modalità di pagamento verso la pubblica Amministrazione che mira ad essere più trasparente ed efficiente, oltre che immediata e sicura, poiché protetto da sistemi di sicurezza informatica.
Gli Enti della PA che aderiscono a PagoPa possono già ricevere, per esempio, i versamenti per i tributi, come le imposte comunali.
Ci sorge un dubbio, però. Questa svolta digitale avrà tenuto in conto i diritti dei consumatori? Perché il PagoPa è di fatto un servizio terzo, che si frappone fra il contribuente e la Pubblica Amministrazione. Quindi il contribuente, anziché pagare direttamente l’Ente con cui ha il debito, passa attraverso un servizio terzo (con costi maggiori per i cittadini).
Come si paga con pagopa.
Il bollettino elettronico è facilmente riconoscibile poiché riporta il logo PagoPa ed è suddiviso in due sezioni: una per il pagamento presso le Banche o altri canali, la seconda invece destinata ai pagamenti presso gli sportelli di Poste Italiane.
Nel primo caso sono presenti un QRcode (facilmente scansionabile e leggibile da qualsiasi smartphone) e un codice Cbill, nel secondo un riquadro Data Matrix, utile per i pagamenti presso gli sportelli Poste Italiane.
Il modello PagoPa contiene, inoltre, un codice identificativo di 18 cifre che collega la cartella esattoriale all’atto ricevuto. Anche con il modulo PagoPa è possibile versare il dovuto in un’unica soluzione o a rate.
Se siete alle prese con i versamenti per una delle rottamazioni o avete ricevuto una cartella esattoriale digitale già con il nuovo metodo di pagamento ed avete dubbi o non sapete se è possibile fare ricorso, contattateci!
La valutazione della vostra situazione fiscale è gratuita e senza impegno.